La Riforma verrà….intanto il potere giudiziario interviene in Politica facendo e disfacendo Partiti.
Non credo vada bene, né per l’”eterno indagato” (il senatore Matteo Renzi, n.d.r.) ma nemmeno per Giuseppe Conte: il capo Partito se lo scelgono gli iscritti, con annessi e connessi.
Sicuramente la vicenda Open è ben più eclatante. La storia della sentenza sul M5S è infatti una sorta di “contrappasso”, e verrebbe da dire “ben gli sta”, mentre quella sul caso Open sta raggiungendo livelli che dovrebbero preoccupare tutti i cittadini.
Ormai il “connubio media-magistrati” (non tutti per fortuna) è al suo apice: basta seguire le vicende personali dell’”eterno indagato” che ormai sono quasi quotidiano oggetto di lanci sui giornali (soprattutto alcuni…) derivanti da veline che fuoriescono per magia dalle Procure, con prevalenza da quella di Firenze.
Si tratta di una specie di “nuovo modello di Giustizia”: “Funziona così: si usa un’ipotesi di reato non ben delimitata, si apre un’indagine su una persona, (in questo caso il nostro “eterno indagato” n.d.r.) si cerca tutto ciò che in una persona possa essere considerato rilevante dal punto di vista morale oltre che del penale e si usa il circo mediatico per dare legittimità alla propria azione”. (Luciano Violante – Il Foglio 17 febbraio 2022). Fino a quando la democrazia di questo Paese potrà reggere un tale inaudito conflitto fra poteri dello Stato? E’ tempo ormai di “responsabilità, su entrambi i fronti, politici e magistrati” (cit. vedi sopra).
Edoardo Cagli