” Non è l’Arena” andrebbe inserita nel settore One Man Show dove il CONDUTTORE esonda, travalica, deborda in un crescendo rossiniano.
” Non è l’Arena” è il programma di punta di LA7 con un 4,5% di share, che in occasione di risse al calor bianco ha raggiunto anche il 6%.
Lo conduce Giletti Massimo che ha fatto le scuole giuste e si è pure laureato a pieni voti in una Facoltà torinese (Giurisprudenza).
Ebbe la ventura di incontrare un venerato maestro (Gianni Minoli) ovvero colui che ha cambiato la metrica dell’infotainment in Italia, importando i format USA già nei anni ’80.
Giletti è dotato di belloccismo congenito che ne ha determinato la presenza pressochè costante nei tinelli italiani, nelle fascie casalinghe, quelle POP per intenderci.
Con “Non è l’Arena” sposta il target alla fascia serale liberandosi dalle co-conduttrici bonazze che pativa in RAI.
Finalmente solo, scopre la sua vena: “FUSTIGATOR CORTESE” ovvero roboante Rodomonte con i deboli e “AMABILE ESTIMATORE” con i forti.
La sua costante ricerca della rissa ne fa un maestro del genere BACCAGLIATA VERACE secondo solo ad una schifezza che anche LA7 pensò bene di eliminare dal palinsesto: “La Gabbia” condotta dall’irraggiungibile Paragone.
Dà il meglio di sé quando invita POVIA nella sua veste di ormai semisconosciuto vippozzo privo di qualunque processo cognitivo noto,
E lo invita mettendogli di fronte fior di esperti che controbattono le tesi NoVax di POVIA sul COVID. Le competenze non sono importanti, come del tutto inutile l’esperienza sull’argomento della puntata.
Giletti, deve invitare la BESTIA di turno (l’IDIOTA CHE BUCA LO SCHERMO)… serve a far lievitare i toni e a far garrire la giugulare.
Più si urla più si gode. Le urla bloccano lo zapping e trattengono lo spettatore curioso di capire la ragione del violento contendere
in diretta,
Ma succede qualcosa di grave in questo momento.
La BESTIA si ribella, e si difende (solo contro tutti) dall’attacco degli eruditi. Lui è lì a fronteggiarli con una dialettica semplice che arriva anche ai disfunzionali. Conosce la parte, e a un certo punto inscena il suo vittimismo contro i professori che lo contraddicono. Questi ultimi privi della metrica dialettica per vincere un confronto siffatto, usano logica e scienza… Del tutto inutilmente.
L’Analfabeta funzionale di fronte alla TV, catturato dalla rissa, prende parte e si schiera con chi è a lui simile e si realizza un abbraccio empatico con la BESTIA.
Di cosa stavano parlando ha poca importanza, il contenuto è ininfluente, è il mezzo che conta, il transfer verso la BESTIA.
“Hai visto come li ha sistemati quei professoroni?”
“Eh si li ha proprio messi al loro posto… Loro e i loro vaccini”
Vogliamo fare la conta del DANNO arrecato a una campagna, vaccinale con questo giochino mediatico? Meglio di no.
Ho rivisto la medesima dinamica con la medesima BESTIA (Povia funziona bene) anche con l’ultima trasmissione sul conflitto in Ucraina. POVIA da buon noVAX è anche un siPutin…
Giletti, e chi lo manda in onda, sono perfettamente consapevoli del meccanismo che li porta a spuntare anche 2 punti di share quando usano la BESTIA.
Questa è la principale ragione per cui detesto entrambi. Sono propalatori consapevoli di tossine nell’informazione e più in generale nel tessuto sociale che si orienta attraverso ciò che passa in TV.