È come sognare? E allora sogniamo!

Siamo al settimo giorno di guerra. L’UE ha “deliberato” di inviare armi agli Ucraini per difendersi: mi domando se arriveranno mai, vista la situazione sul campo…Il ministro degli esteri Lavrov ora comincia a minacciare, neanche tanto velatamente, una guerra nucleare! Ma qual è il senso di una guerra nucleare? A che serve rendere inabitabili intere nazioni o continenti per centinaia di anni? Chi sarebbe il vincitore di una simile catastrofe???

E che senso ha continuare a dichiararsi pronti alla negoziazione e continuare a bombardare, orami non più solo obiettivi militari? Possibile che il popolo russo possa accettare una simile carneficina di un popolo da sempre ritenuto “fratello”?

E come è possibile riuscire a tenerlo isolato continuando con la propaganda di Putin sui nazisti che si sono impadroniti dell’Ucraina o sugli occidentali che minacciano la Russia?

Da questa parte si sentono voci dissenzienti, i soliti “duri e puri”, sul blocco della partecipazione di sportivi russi a qualsiasi manifestazione sportiva: ma come altro si può fare per far sorgere degli interrogativi in questo popolo che è tenuto all’oscuro di quello che sta “facendo inconsapevolmente”? Sì, perché alla fine è la Russia che ha invaso l’Ucraina e quindi è il popolo russo che vuole privare l’Ucraina delle sue libertà: ma non è vero!!! È un lucido e terribile dittatore che guarda all’indietro e sogna i vecchi fasti di un mondo che non c’è più e di cui questo popolo si libererebbe volentieri solo se sapesse la verità.

Dopo 77 anni di pace, anche se inframezzati da guerre molto localizzate, si ritorna a parlare di guerra. Ne avevamo avuto una premonizione nel 2014: non abbiamo capito o abbiamo preferito non capire. La conquista violenta della Crimea era un segnale chiaro, come un segnale chiaro era la questione delle province russofone del Donbass, praticamente in una guerra definita “non dichiarata” da troppi anni. Ora la situazione è drammatica: come se ne esce? Non credo che Putin mollerà la presa e non è nemmeno giusto che Zelenski lasci massacrare il suo popolo: quindi urge la diplomazia, urge che ci sia qualcuno pronto a portare al tavolo sia Putin che Zelenski. Qualcuno che possa chiedere che si fermi la guerra e si cominci a discutere. La Cina, la Merkel, certo non la Bielorussia che ospita i colloqui e partecipa attivamente all’aggressione. Ci sta provando l’UE col suo Presidente di turno, Macron, ma per ora non si vedono risultati. Ed intanto aumentano i morti, da ambo le parti, le distruzioni delle città Ucraine ed il rischio di una escalation che porterebbe all’irreparabile. Per cosa? Ecco: qualcuno per caso ha chiaro qual è il vero obiettivo di Putin ?

Edoardo Cagli

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